Il rifugio molignon si erge protetto da una conca, l'arena dolomites, nel cuore del parco naturale più antico dell'Alto Adige, lo Sciliar-Catinaccio. Il parco fa parte della rete europea di aree protette Natura 2000. Da noi non troverete solo aria...
Il rifugio molignon si erge protetto da una conca, l'arena dolomites, nel cuore del parco naturale più antico dell'Alto Adige, lo Sciliar-Catinaccio. Il parco fa parte della rete europea di aree protette Natura 2000. Da noi non troverete solo aria fresca e montagne spettacolari, ma anche una natura rigogliose e diverse specie vegetali. Ci troviamo nel cuore delle Dolomiti, che dal 2009 fanno parte del patrimonio naturale dell'UNESCO, il più alto riconoscimento che esista.
E ora immergetevi nella movimentata storia di questa casa speciale. Per essere precisi, il rifugio esiste dal 1902: già allora era registrato come rifugio alpino. Molti degli anni che seguirono sono avvolti nel mistero. Oggi conosciamo il nome dei proprietari ai quali la Mahlknecht-Schwaige, come si chiamava all'epoca, apparteneva dal 1935. Dapprima fu proprietà di un macellaio di Bolzano di nome Knoll. Egli ricostruì completamente il rifugio, che nel 1936 era stato distrutto da un incendio. Aveva del fiuto e aveva capito il fascino che l'Alpe di Siusi esercitava sugli escursionisti e gli amanti della natura. Il rifugio rimase suo fino al 1942, poi lo vendette a Josef Kompatscher, il proprietario del maso Zimmerlehner di Fiè allo Sciliar, che lo dette in gestione per molti anni. Nel 1963 la gestione passò a Oswald Aichner, che lo amministrò fino al 1965 e poi lo acquistò. Nel 1984 demolì il rifugio e lo ricostruì nella sua forma attuale. Ne mantenne la proprietà e lo gestì per altri dieci anni o poco più, finché non lo vendette nel 1993 a Josef Mahlknecht, conosciuto a Fiè allo Sciliar per essere il proprietario del maso Trafuns. E oggi lo gestisco io, la figlia di Josef. Mi chiamo Meggi e conosco il rifugio fin dall'infanzia. È per questo che ci sono così legata e che non riesco a immaginare la mia vita senza questo rifugio.